Il Pistacchio di Bronte
La coltivazione del Pistacchio “Pistachia Vera” fu iniziata nel territorio siciliano dai conquistatori arabi, che riconobbero, nel versante nord ovest dell’Etna, fertili terreni lavici in grado di arricchire questi frutti di particolari minerali e vitamine altrimenti non riscontrabili in altri tipi di pistacchi.
Per la particolarità e l’estensione delle “sciare” (terre laviche), gli arabi scelsero Bronte, dove nei secoli si è mantenuta intatta la tradizionale produzione e raccolta dei pistacchi, nel dialetto locale anche dette Frastuche, appunto dall’arabo “Fastoch”.
La produzione del Pistacchio infatti viene realizzata ogni due anni, ciò fa sì che i frutti siano carichi di importanti sostanze accumulate per un processo lento e laborioso. La raccoltà, la prima pelatura e la seccatura del pistacchio è assolutamente manuale, questo fa si che i frutti siano, se possiamo osare di un sapore antico, quasi romantico, non riscontrabile in altri pistacchi se non di Bronte.
Il pistacchio riconosciuto come elemento duttile per la cucina e per le pietanze siciliane, contiene
Elevati elementi nutritivi, grassi buoni, preziosi minerali, vitamine del gruppo B e molti antiossidanti, le leggende dicono sia anche afrodisiaco…chissà che mangiando di questi frutti scorra nelle vostre vene un po’ di lava dell’Etna!
La Raccolta del Pistacchio di Bronte